Editorial: Edizioni Quasar
Número de páginas: 316 págs. 29.7 x 21.0 cm
Fecha de edición: 02-01-2023
EAN: 9788854914131
ISBN: 978-88-5491-413-1
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Le lapidi e i manufatti recanti i nomi degli Ostrogoti si distinguono, grazie alla peculiare onomastica, nell’eterogeneo panorama epigrafico dell’Occidente tra il V e il VI secolo. Un panorama in movimento, diviso tra rivoluzione e tradizione, ma ancora saldamente radicato a modelli tardoantichi e all’habitus epigrafico paleocristiano, nelle forme quanto nei formulari.
Benché durante la dominazione ostrogota in Italia, che esordì nel 493 per svanire progressivamente a seguito della guerra greco-gotica (ca. 535-553), le comunità degli autoctoni e degli ‘invasori’ siano sempre rimaste formalmente separate, non è difficile scorgere, nelle pur labili testimonianze materiali lasciate dagli occupanti germanici, tracce di acculturazione – se di acculturazione è davvero possibile parlare – da parte della gens Gothorum, che ad esempio nelle scritture esposte si espresse sempre e solo in latino.
Prendendo le mosse da questa considerazione e confrontando la documentazione epigrafica con quanto è giunto a livello archeologico e letterario circa la dominazione ostrogota sia in Italia che nei territori limitrofi del regno, si tenta di chiarire in che modo, con quali parole e con quali caratteri si espresse, in termini di visibilità e rappresentazione epigrafica, la popolazione degli Ostrogoti.