Editorial: Edizioni Quasar
Colección: Attraverso. Architetture Città Paesaggi nel Tempo
Número de páginas: 320 págs. 27.0 x 21.0 cm
Fecha de edición: 01-06-2025
EAN: 9788854914933
ISBN: 978-88-5491-493-3
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La Carta costituzionale attribuisce allo Stato il compito di tutelare il patrimonio culturale e il paesaggio, codificandone al livello più alto la sua protezione.
Eppure, come scrive Salvatore Settis “il paesaggio è un grande malato”. Il degrado presente nelle nostre città, nei sistemi di limite tra l’urbano e il rurale, nella stessa campagna è tanto pervasivo quanto sorprendente, ancor più se ci si ricorda che l’Italia è lo Stato che possiede la legislazione di tutela più antica e avanzata.
Con questo lavoro, però, non si è voluto riflettere intorno alle ragioni che hanno portato al tradimento dei principi costituzionali, né a chiedersi quali strade intraprendere su un piano strettamente normativo, ma a domandarsi in quale modo possa essere possibile prendersi cura del paesaggio andando oltre un’azione meramente preventiva, quale può essere la tutela passiva o la pianificazione paesaggistica d’indirizzo. Ci si è interrogati, quindi, sulla possibilità di definire un processo ripartivo, cercando di declinare la definizione di restauro intorno a questo particolare bene culturale.
I principi che hanno informato la ricerca sono stati diretti alla possibilità di disegnare un processo di conoscenza integrata del paesaggio, attraverso percorsi di osservazione ‘oggettiva’, ‘soggettiva’ e ‘parametrica’. Perché la base fondata del restauro non può non trovarsi nella comprensione profonda della realtà in tutte le sue complesse stratificazioni, nei suoi mali e nella ricerca delle ragioni del suo stato patologico, così che il progetto di restauro possa configurarsi come un’effettiva riparazione dell’esistente senza riscritture o inutili risignificazioni.
L’area storico-naturalistica sulla quale si è voluta avviare questa sperimentazione è quella dell’Appia Antica, meta cult del Gran Tour ed emblema dell’identità europea, oggi iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale riconosciuto dall’UNESCO.